Decisioni al vertice NATO

decisioni al vertice nato Ottimi risultati per la Romania: così il presidente Klaus Iohannis, al termine del vertice della NATO svoltosi a Bruxelles.

Ottimi risultati per la Romania: così il presidente Klaus Iohannis, al termine del vertice della NATO svoltosi a Bruxelles. Il capo dello stato romeno ha definito i colloqui come intensi e ha spiegato che sono state raggiunte delle conclusioni ottimiste, numerosi alleati assumendo l'impegno di aumentare i contributi alla difesa quanto prima al 2% del PIL entro il 2024 e a intensificare il constrasto al terrorismo. Parte dei suoi iter coerenti per rafforzare il fianco est della NATO, Bucarest ospiterà un centro di comando operativo, mentre la brigata multinazionale, già di sosta sul territorio romeno, avrà una presenza permanente. 

"Riteniamo che alla fine, quando il centro sarà ultimato, avremo circa 400 ufficiali di stato maggiore provenienti da tutti i Paesi membri NATO che vogliono stare lì insieme a noi. Abbiamo ottenuto un upgrade dello statuto della brigata  multinazionale che abbiamo creato, che ora ha acquisito statuto permanente. Continueremo a negoziare con gli altri alleati su una presenza quanto più solida all'interno di questa brigata multinazionale. Quindi, due risultati di cui possiamo essere orgogliosi", ha detto il presidente Klaus Iohannis. 

Non solo Paese ospitante, ma anche fornitore di truppe nei teatri operativi all'estero, la Romania ha annunciato al vertice che l'anno prossimo la sua presenza militare in Afghanistan aumenterà da 700 a oltre 950 militari. Su iniziativa di Bucarest, in margine al vertice di Bruxelles si è svolta anche una sessione speciale dedicata alla sicurezza nella regione del Mar Nero, che ha avuto come ospiti la Georgia e l'Ucraina, stati rivieraschi e partner della NATO. Gli analisti notano che il Mar Nero è stato molto visibile nel corso di questo vertice, anche attraverso i ripetuti riferimenti nei documenti e nelle decisioni, il che riconferma la sua importanza strategica per l'Alleanza. 

I capi di stato e di governo degli stati membri hanno sollecitato alla Russia di ritirare le truppe dalle repubbliche ex sovietiche di Moldova (a maggioranza romenofona), Ucraina e Georgia, e ad impegnarsi in maniera costruttiva nella soluzione del conflitto in Transnistria. Regione secessionista filorussa all'est della Moldova, la Transnistria è uscita de facto dal controllo di Chisinau nel 1992 in seguito ad un conflitto armato che ha provocato centinaia di morti ed è stato risolto con l'intervento delle truppe di Mosca a sostegno dei separatisti. Solo quest'estate, sia l'Assemblea Generale dell'ONU che l'Assemblea Parlamentare dell'OSCE hanno chiesto alla Russia di ritirare quelle truppe, come promesso ufficialmente già due decenni addietro. Nella dichiarazione finale della riunione di Bruxelles, la NATO si impegna inoltre ad appoggiare le riforme democratiche in Moldova e gli sforzi per il consolidamento delle sue capacità di difesa. 


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Publicat: 2018-07-13 11:38:00
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